Nel suo secondo anno la proposta per i giovanissimi delle nostre parrocchie ha cercato di raccogliere una sfida oggi forte e pressante nella coscienza di molti: “capita che sbagliamo, ma ci si può anche salvare?”.

Registriamo tra i più giovani, ma non solo, un’ansia da prestazione e una paura di sbagliare, che spesso rende difficile e apparentemente impossibile affrontare le prove della vita. La visita di Francesco F. tra noi, un ex carcerato, che ha vissuto sulla sua pelle la scelta sbagliata e la pena conseguente, ha offerto una testimonianza di vita reale e concreta ai ragazzi che hanno voluto partecipare a questi tre giorni insieme in Val di Sella (3-5 gennaio 2025).

Il nostro ospite ci ha narrato una vita piena di imprevisti, ma anche visitata e abitata dalla speranza, capace per questo di lasciarsi incontrare e saper supportare altre storie, altre esistenze, che passate per strade simili hanno ricevuto aiuto e fiducia. La fiducia del fratello, che conosce la debolezza, ci ha parlato della bellezza e la fecondità sorprendente della fiducia offerta gratuitamente, a chi pensa di non poterne più ricevere.

La sua storia è stata accolta tra la visione di un film e le attività organizzate dagli animatori di GECO (Gruppo Educatori Cavriè Olmi) insieme a don Mario in riferimento al tema di questo campo invernale, ed alcune uscite con i pattini sul ghiaccio e tra la neve e le opere immerse nel bosco di Arte Sella.

La S. Messa della seconda domenica di Natale ha concluso l’esperienza vissuta con intensità e gioia, collaborando tutti insieme nella gestione dei tempi comuni e dei pasti.

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