Cavriè, 27 dicembre 2024
INTRODUZIONE ALLA SANTA MESSA NEL CENTENARIO DI CONSACRAZIONE
Benvenuti a tutti, in questo luogo così speciale in questo 27 dicembre 2024.
Caro Vescovo Michele, la nostra comunità celebra insieme a Lei la Santa Eucaristia facendo memoria di un altro 27 dicembre. Era il 1924. Cento anni fa il beato Vescovo Andrea Giacinto consacrava la nuova chiesa parrocchiale di Cavriè.
Si era da pochi anni conclusa la Prima Guerra Mondiale, lasciando sull’Europa devastazioni e lutti immani, che purtroppo di lì a non molti anni avrebbero nuovamente sconvolto il continente ed il mondo, ancora più atroci.
Le nostre chiese, come le case, le fabbriche, le strade, le ferrovie, e moltissimi cuori, furono colpite, rase al suolo o gravemente danneggiate. Così avvenne anche per questo luogo nel quale le nostre famiglie si radunavano chiamate alla comunione di fede e di amore nello Spirito del Signore, Principe della Pace, Salvatore del mondo.
La nuova chiesa, costruita letteralmente con il sudore e le risorse dei suoi fedeli, venne ampliata, riorientata, ridecorata con fortissimi riferimenti a Maria, Madre di Dio e Madre Nostra, l’Immacolata, la Sempre Vergine, l’Assunta, Colei che continuamente intercede per noi e ci fa pregustare la gioia del Cielo.
È Lei a ripeterci ogni giorno “Fate quello che vi dirà”, come ricorda nei suoi testi l’evangelista Giovanni di cui oggi ricorre la memoria. È Lei ad invitarci a rimanere come discepoli amati nell’amore del Crocifisso per rinnovare la nostra vita di figli nel Figlio. È Lei, sempre donna e sempre madre, ad essere con noi nella ricerca, nell’ascolto, nella preghiera, nella missione come il Quarto Vangelo ci illustra con passione e luminosa profondità.
A queste dimensioni di vita da figli nel Figlio ci rinviano le tante rappresentazioni pittoriche presenti in questa chiesa. A questa vita di inviati nel nome del Signore ci rinvia anche il ricordo, ad un anno dalla sua morte, del caro don Edy Savietto, già parroco di Cavriè e Olmi prima di rispondere nuovamente con il suo personale e totale eccomi al mandato missionario affidatogli per i fratelli e le sorelle di Pacaraima nella Diocesi di Roraima in Brasile.
La ringrazio, Vescovo Michele, di avere accolto con gioia il nostro invito a presiedere questa S. Messa in questa cara comunità, che poco più di un anno fa mi è stata affidata insieme alla comunità di Olmi, anch’essa rappresentata qui da membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale ed altri amici.
A nome loro e di don Carlos, qui tra noi per il Tempo di Natale, Le porgo questo saluto e a Lei ci affidiamo per l’intenso ed importante appuntamento di Grazia che la celebrazione di questa sera rappresenta. (don Mario)